Domande Frequenti
Il Deficit Erettile pu essere determinato da Fattori organici: Endocrinopatie (diabete, ipogonadismi), Vascolari (arteriosclerosi, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, disfunzioni venose), Neurologiche (depressione, lesioni cerebrali e midollari), Urologiche (malformazioni congenite del pene, esiti di prostatectomia radicale, Induratio Penis Plastica), Farmacologiche (alcool, fumo di tabacco, molti medicinali), Traumatiche (fratture della pelvi), Malattie croniche (insufficienza renale e dialisi) Fattori psicologici: Conseguenze di malattie, sentimenti di colpa, ansia di prestazione, infedeltà, eiaculazione precoce, insicurezza
Fattori Misti: presenza di entrambi i fattori.
L’impotenza sessuale o (come sarebbe meglio definire) il Deficit Erettile (DE) corrisponde all’incapacità da parte del maschio di ottenere e mantenere una erezione del pene sufficiente a consentire un rapporto sessuale soddisfacente.
No, per in molti casi rappresenta l’unico modo per riottenere una rigidità del pene che possa consentire la penetrazione sessuale. È un sistema sicuro che consente di riacquistare la massima spontaneità del rapporto sessuale. Esistono varie vie chirurgiche e tecniche per l’impianto delle protesi peniene. L’intervento dura circa 45 minuti. Attraverso una piccola incisione della cute nella parte inferiore del pene, vicino allo scroto, si preparano i due corpi cavernosi e al loro interno si collocano i due cilindri protesici. Le complicazioni sono minime. L’anestesia è locale o locoregionale
Essendo una chirurgia non particolarmente aggressiva, il postoperatorio non richiede attenzioni speciali. Il paziente potrebbe lasciare la clinica entro 12-24 ore dopo l’intervento. Dopo due-tre giorni pu riprendere la usuale attività lavorativa e dopo 3 o 4 settimane pu ricominciare la attività sessuale.
Esistono diversi tipi di protesi peniene. Semirigide e malleabili che danno al pene una rigidità costante anche se consentono un occultamento assoluto con i semplici slips. Idrauliche mono o multicomponenti che sono completamente flaccide in riposo e possono diventare rigide nel momento del rapporto sessuale, con una semplice manovra di gonfiaggio su una piccola pompa collocata all’interno dello scroto, vicino al testicolo.
Sono dei cilindri di silicone polimerizzato (non pericoloso per l’organismo) che vengono introdotti all’interno dei due corpi cavernosi del pene producendo una erezione idonea per una buona ed adeguata relazione sessuale. Il pene non modifica il suo aspetto e la sua sensibilità. Dall’esterno non è possibile capire che un maschio ha una protesi peniena. È solo la rigidità ad essere “artificiale”. L’aspetto è assolutamente normale. L’eiaculazione rimane immodificata.
In alcuni casi di Induratio Penis Plastica con placche che deformano il pene o che inducono delle curvature incompatibili con la penetrazione, è possibile effettuare interventi di escissione delle placche con sostituzione con tessuti biologici e corporoplastiche di raddrizzamento.
In pochi casi molto selezionati si può effettuare una chirurgia arteriosa o venosa. I risultati non sono molto confortanti. Spesso è necessario effettuare uno studio vascolare con angiografie superselettive.
Sono sostanze che, se iniettate all’interno dei corpi cavernosi, determinano una imponente dilatazione arteriosa, consentendo una erezione massimale e duratura anche oltre l’eiaculazione. Le sostanze più utilizzate sono la Papaverina e le Prostaglandine E1. È una procedura che richiede l’apprendimento della tecnica e la determinazione della quantità di sostanza necessaria. Esistono utili e semplici sistemi di autoiniezione. È una procedura utilizzata dal 1986 da decine di migliaia di maschi senza grosse complicanzee con ottima soddisfazione.
Sono apparati che determinano una erezione – tumescenza dei corpi cavernosi in risposta alla creazione di una condizione di vuoto al loro interno. È un sistema poco usato perché altera profondamente il meccanismo della spontaneità del rapporto sessuale.
Sono enzimi inibitori della Fosfo Esoso Isomerasi che inducono un abbondante rilascio di NO (Ossido Nitrico) all’interno dei corpi cavernosi con dilatazione delle strutture vascolari cavernose in risposta a stimoli sessuali psichici o meccanici. Non hanno rilevanti controindicazioni e inducono buone risposte erettili che usualmente cessano con l’eiaculazione. I farmaci devono essere assunti prima di ogni rapporto sessuale. Non devono essere usati da chi usa farmaci a base di “nitrati”.
Se la causa è psicologica si consiglia un trattamento psico-sessuologico. Se la causa prevalente è organica si possono consigliare terapie vascolari, rimedi farmacologici (Viagra, Cialis, Levitra), terapie ormonali, l’uso dei sistemi vacuum, sostanze vasoattive (PGE1) iniettate intracavernosamente, ed in alcuni casi nei quali la patologia di base lo richieda o se gli altri rimedi sono inefficaci, si ricorre all’impianto di protesi peniene intracavernose.
Essendo provocato da molte patologie, il DE impone uno studio multidisciplinare. Si raccoglie una attenta storia clinica, si effettua un completo esame uroandrologico, cardiocircolatorio e neurologico, si effettuano analisi ematochimiche ed ormonali, si valuta il profilo psicologico, si effettuano esami vascolari e radiologici (ecodoppler), si possono valutare le erezioni notturne (Rigiscan). Molti altri accertamenti vengono effettuati in casi particolari (AVSS, Biotesiometria, Cavernometria, Latenza del Riflesso Bulbo Cavernoso).
Assolutamente no. Il maschio continua ad eiaculare ad ogni orgasmo. La quantità dello sperma emesso può essere ridotta del 10% e quindi non può essere apprezzata né dal maschio né dalla donna. Il colore, l’aspetto, la viscosità ed il sapore dello sperma non vengono assolutamente modificati.
L’unica modifica (assenza di spermatozoi) può essere vista solo se lo sperma viene esaminato al microscopio.
Assolutamente no. Dopo la vasectomia il maschio ha tutte le funzioni e proprietà che aveva prima. Tutte le sensazioni locali sonno immutate, la sua erezione non cambia assolutamente, perché i suoi meccanismi non vengono modificati. Il processo di eiaculazione non cambia: cambia solo la qualità del liquido eiaculato. Molti maschi riferiscono un miglioramento della erezione dopo vasectomia anche perché possono avere il rapporto sessuale in qualsiasi momento, senza preoccuparsi del profilattico o del periodo del ciclo mestruale della partner o del fatto che la spirale funzioni o meno.
Con la vasectomia avviene quello che può capitare ad un maschio che non eiaculi per lungo tempo (malattie, assenza di attività sessuale, scelte religiose, etc.). Anche in questi casi i testicoli continuano a produrre incessantemente gli spermatozoi, ma quelli che non vengono eiaculati vengono distrutti dall’organismo e i costituenti chimici (proteine, zuccheri e grassi ) vengono riutilizzati nei processi metabolici. Molti uomini nascono senza i deferenti, oppure hanno delle malattie infettive ( gonorrea, TBC, Clamydia, etc) che provocano la ostruzione dei deferenti. Questi uomini non sanno di avere queste ostruzioni e se ne accorgono solo quando effettuano un esame del liquido seminale magari per capire come mai non riescono ad avere un figlio.
Indubbiamente può capitare che il paziente, dopo aver effettuato la vasectomia, desideri avere altri figli (nuovo matrimonio,cambiamento della partner, perdita di figli, nuove esigenze sociali, etc). Nei primi dieci anni dopo la vasectomia può essere effettuato un intervento di vaso-vasostomia (riconnessione dei due monconi del deferente ) che possa consentire agli spermatozoi di fuoriuscire con lo sperma. Le moderne tecniche di Fecondazione Assistita (ICSI) possono consentire di avere una gravidanza anche con pochi spermatozoi prelevati a monte della vasectomia (epididimi e testicoli) oppure con spermatozoi che il paziente abbia crio-conservato in una banca del seme.
Comunque è bene considerare la vasectomia con intervento senza sicure possibilità di riparazione.
Non sono mai state dimostrate alterazioni fisiche di nessun genere che possano essere attribuite alla semplice vasectomia.
Si tratta di un semplice e delicato intervento chirurgico.
Il paziente deve essere visitato per escludere la presenza di problemi locali che possano controindicare l’intervento. L’intervento si effettua in anestesia locale. Si effettuano delle piccole incisioni alla radice dello scroto, vengono esteriorizzati i dotti deferenti che vengono legati, recisi e coagulati al lume. Le incisioni vengono suturate con alcuni punti in catgut che si sciolgono da soli. Il paziente può ritornare a casa da solo. Il paziente può riprendere la normale attività lavorativa il giorno seguente. Nei giorni seguenti potrebbe avere un modesto dolore locale a livello delle ferite e nei giorni successivi un fastidio localizzato a livello dei testicoli.
Il paziente può riprendere la attività sessuale in pochi giorni facendo però attenzione al fatto che nel liquido seminale per circa un mese,o nelle prime 5-8 eiaculazioni, ci potrebbero ancora essere spermatozoi e quindi il paziente potrà non prendere più alcuna precauzione contraccettiva solo dopo un mese o dopo un esame del liquido seminale che dimostri la azoospermia (assenza di spermatozoi).
No, non è tecnicamente possibile notare alcuna modifica della eiaculazione.
Gli spermatozoi prodotti nei testicoli, vengono trasportati nell’epididimo ove acquisiscono la motilità. Dall’epididimo gli spermatozoi arrivano al dotto deferente (canale di 4-5 mm di diametro che risale lo scroto nel funicolo spermatico e va a raggiungere la prostata alla base della vescica. A questo livello riceve un canale che arriva dalle vescicole seminali (ghiandole che producono una parte del liquido seminale) trasformandosi in dotto eiaculatore che e sbocca nella uretra prostatica da cui può essere eiaculato all’esterno come sperma.
Lo sperma quindi è costituito da spermatozoi che sono trasportati da un liquido prodotto dall’epididimo (5%), dalle vescicole seminali (30%) e dalla prostata (60%). I deferenti trasportano solo gli spermatozoi ed il liquido epididimario (10%). Il presupposto su cui si basa la vasectomia è quello di interrompere (chiudere) i dotti deferenti impedendo agli spermatozoi di essere emessi all’esterno.
Non ci sono ragioni perché l’eiaculazione possa cambiare. Al contrario, la tranquillità che dalla eiaculazione non possa derivarne una gravidanza indesiderata, rende il fenomeno più appagante e piacevole.
Spesso, si ottiene un migliore controllo dei tempi di eiaculazione. In genere si ha una eiaculazione più lunga.
La possibilità di controllare il numero di gravidanzeha rappresentato una grande conquista nel processo di evoluzione della donna, dell’uomo e della società. Attualmente sono disponibili la pillola contraccettiva , la spirale intrauterina (IUD, i diaframmi vaginali, le pomate spermicide, il profilattico.) Dovrebbe arrivare presto la pillola maschile
Molte coppie ricorrono al coito interrotto, sistema assolutamente insicuro, disagevole, che toglie una parte importante del piacere sessuale
Nei paesi anglosassoni e in molti paesi a natalità elevata già da molti anni viene praticata con estrema frequenza e semplicità la vasectomia cioè la interruzione e chiusura dei dotti deferenti, provocando la impossibilità per gli spermatozoi di raggiungere lo sperma e quindi di essere emessi all’esterno.