ATTENZIONE
Le pagina contiene immagini di natura medica consigliabili solo ad un pubblico adulto.
In Italia la Vasectomia (chiusura dei dotti deferenti) per svariati motivi legati a vecchie disposizioni legislative che la trattavano come assolutamente illegale, a fattori culturali e religiosi ed a ignoranza dei medici anche specialisti, non ha mai avuto una adeguata diffusione.
Molte donne non possono prendere la pillola, per rischi oncologici o vascolari trombotici; alcune se assumono la pillola perdono il desiderio sessuale; la spirale (IUD) deve essere impiantata da uno specialista, può essere causa di complicanze locali e non garantisce una sicurezza assoluta (non sono rare le gravidanze insorte dopo IUD); gli anelli ed altri diaframmi vaginali non danno certezze assolute.
Il vecchio “COITO INTERROTTO” può alterale la qualità del rapporto sessuale e non è esente da insuccessi; il profilattico ha una buona capacità contraccettiva ma può essere innaturale in un rapporto di coppia stabile.
Oggi la VASECTOMIA è assolutamente legale, semplice, ambulatoriale, definitiva ed esente da qualsiasi rischio.
Cosa significa sottoporsi ad un intervento di Vasectomia?
I testicoli, contenuti nelle sacche scrotali (scroto) sono suddivisi in 12-20 lobuli (come gli spicchi di una arancia) ogni lobulo contiene un tubulo rivestito da cellule, gli spermatogoni, che maturando (mitosi e meiosi) producono gli spermatidi o spermatozoi composti da una testa con una “punta” (acrosoma), un collo ed una coda che garantisce la motilità. Nella testa è presente nel 50% il cromosoma X che fecondando l’Ovocita (gamete femminile solo con cromosoma X) darà luogo ad una femmina XX e nel 50% il cromosoma Y che daranno luogo ad un maschio XY.




Gli spermatozoi attraverso i canali della Rete Testis passano nella testa dell’epididimo che contiene un lungo tubulo che nella coda si continua nel dotto deferente. Si tratta di un canale con parete spessa, fibrosa, (che non può essere compressa dall’esterno), che garantisce il passaggio degli spermatozoi fino alle vescicole seminali (due serbatoi posti sopra la prostata, nella faccia posteriore della vescica) dai quali escono i dotti eiaculatori che sboccano nel Veru Montanum, nella prima parte dell’uretra.


Con l’inizio dello stimolo o attività sessuale viene attivato il Sistema Nervoso Parasimpatico che determina la stimolazione della Prostata e delle Vescicole seminali e la chiusura del Collo Vescicale e dello Sfintere Esterno. Si viene a creare uno spazio dove si raccoglie il secreto della prostata e delle vescicole seminali fino all’orgasmo allorché diventa preponderante il Sistema Nervoso Simpatico che fa aprire lo sfintere esterno e contrarre i muscoli pelvici tanto da far espellere all’esterno in maniera violenta (eiaculazione) il plasma seminale e gli spermatozoi (sperma).

La assenza, la sezione o la legatura dei dotti deferenti può consentire la eiaculazione delle secrezioni prostatiche e vescicolari ma senza gli spermatozoi, Il maschio non può fecondare.
Vasectomia: tecnica chirurgica

La procedura chirurgica generalmente richiede la rasatura della sacca scrotale; una terapia antibiotica preoperatoria (Ciproxin, Augmentin) dal giorno prima; per quanto ambulatoriale deve essere effettuata in Sala Operatoria con la massima asepsi. Digiuno da almeno 6-8 ore. Disinfezione della cute scrotale con il rituale antisettico. Si può utilizzare una semplice anestesia locale (Carbocaina, Marcaina, Naropina) ma preferiamo avere la assistenza di un Anestesista che assiste il paziente eventualmente somministrando qualche sedativo per evitare qualsiasi disagio e senza prolungare di molto i tempi operatori.
L’Operatore, con le dita, delicatamente, porta il deferente a contatto con la cute scrotale. Si infiltra la cute con anestetico locale e si fissa il dotto deferente mediante specifiche pinze o semplici pinze di Backaus o di Allis. Si fa una piccola incisione della cute e si porta all’esterno il tratto di deferente fissato. Si applica una duplice allacciatura e si taglia il deferente. I monconi deferenziali vengono cauterizzati o possono essere rivoltati ed allacciati per evitare una ipotetica adesione e canalizzazione postoperatoria.


Si controlla l’eventuale sanguinamento, si riposizionano i monconi deferenziali all’interno dello scroto e si sutura la piccola incisione con 2-3 punti di sutura riassorbibili o con dei cerotti di accostamento.

Si applica una medicazione di copertura ed il paziente si può alzare ed uscire dalla sala Operatoria.
Potrà urinare normalmente, dopo un breve periodo (20-30 min) il paziente può ritornare a casa. Riposare sdraiato per alcune ore e e potrebbe tornare alla normale attività fisica e lavorativa. La mattina dopo può lavarsi come sempre. Potrebbe avere rapporti sessuali dopo pochi giorni sempre con regolari tecniche contraccettive. La scomparsa degli Spermatozoi mobili dal liquido seminale (azoospermia) avviene in genere dopo 5-6 eiaculazioni (che comportano lo svuotamento delle vescicole seminali). In alcuni casi è possibile rilevare la presenza di spermatozoi immobili ed alterati (comunque non in grado di fecondare un ovocita) anche dopo 2-3 mesi dalla vasectomia
Ma la Vasectomia è reversibile?
Con il ripristino della fertilità.
In alcune circostanze il maschio potrebbe tornare a desiderare di avere dei figli (nuova relazione coniugale per divorzio, vedovanza, nuova partner…). Nel passato si poteva cercare di ricollegare i due monconi deferenziali chirurgicamente (Vaso-Vasostomia) con tecniche microchirurgiche molto complesse e raramente capaci di garantire il passaggio di un numero di spermatozoi sufficiente a determinare una gravidanza.



Dagli anni ’90, con lo sviluppo delle tecniche di PMA, Procreazione Medicalmente Assistita (FIVET, ICSI) che consentono la fecondazione dell’ovocita con pochissimi o un solo spermatozoo, le procedure chirurgiche hanno perso significato in quanto può essere possibile aspirare spermatozoi dall’epididimo (MESA) o dal testicolo (TESA, TESE) con un sottile ago in anestesia locale. Possiamo ritenere che il testicolo continui a produrre spermatozoi fino a 10 anni dopo il “blocco” deferenziale.
Gli spermatozoi non emessi all’esterno vanno incontro alla dissoluzione e i loro componenti riutilizzati dall’organismo.



Crioconservazione degli spermatozoi prima di una Vasectomia.
In alcune circostanze il maschio, prima di sottoporsi alla vasectomia potrebbe depositare i suoi spermatozoi in una banca del Seme (spesso con costi elevati) dove vengono crioconservati in azoto liquido e possono essere utilizzati anche per numerosi anni se si presentasse il desiderio di nuova fertilità.



